In concreto

Tipologie di dress code: Fetish – PVC – Latex – SM – TV/TS – Cyber – Post Industrial - Gothic - Pervy – Clinical - Body Art – Leather – Gay&Straight – Sexual – Uniformi militari (non ammesso. Vedi precisazione più sotto)  –  Uniform (altre) - Rubber nonché ogni abbigliamento che la fantasia SM/fetish possa suggerire.

Va da sé che sono esclusi tassativamente l’abbigliamento casual (jeans e simili)

Qualsiasi abbigliamento adatto per una pizzata in pizzeria non va bene per una festa SM. Chiaro??

Suggerimenti basic possono essere:

- uomo: pantaloni in pelle o finta pelle + maglietta nera + stivaletti neri + frusta in mano o collare a                seconda del ruolo preferito

- uomo:  pantaloni scuri/neri  + maglietta nera e sopra gilet in pelle + stivaletti neri + frusta in mano

o collare a seconda del ruolo preferito

- uomo (solo se dominante): vestito scuro giacca e cravatta (meglio papillon) particolarmente !!! elegante e raffinato con frustino in mano.

- donna:  abbigliamento sexy ad es top scollato e minigonna + stivali o scarpe tacco alto + frusta in mano o collare a seconda del ruolo preferito

Questi sono solo pure indicazioni di base.

Vedere anche la rassegna fotografica

Non è più ammesso l'abbiglliamento  "militar" (tute mimetiche ecc) . Fanno eccezione le divise storiche da ufficiale fatto sempre salvo il no alle divise delle SS

Perchè il dress code

Letteralmente "codice/regola di abbigliamento".

In tutte le feste BDSM, in qualsiasi parte del mondo, viene richiesto, a chi vi partecipa , di indossare un abbigliamento di tipo fetish.

E' una regola generale cui – ma solo in Italia – molti obiettano che per le attività BDSM non occorre vestirsi in un particolare modo ma basta ciò che è “dentro” ognuno di noi.

Vero, verissimo.

Ma ... qui parliamo di attività/giochi BDSM dentro una festa e non dentro la propria camera da letto.

Talvolta le parole di critica verso il dress code diventano anche pesanti ..”non mi vesto da pagliaccio” ..”niente vestiti o armamentari vari da circo” ... “non mi interessano travestitismi e pantomime da b-movie”, ...”è una forma di ghettizzazione”.

All'Ultimo Lunedì è sempre disponibile un apposito spazio – la dressing room – per cambiarsi e truccarsi. Non un risicato spazio tra un bagno e un corridoio ma un'intera stanza dedicata solo ed esclusivivamente al cambio abiti, trucco e parrucco ... scusate se è poco!!

Le ragioni universalmente ritenute alla base della richiesta del dress code si possono riassumere in:

- una questione di estetica. E' bello arrivare in un posto dove tutti sono vestiti a tema BDSM, anziché in un posto dove tutti sono in jeans e maglietta magari di colore nero pensando che il total black sia una gran figata. Sì.. per un funerale;

- con la regola del dress code è più difficile che un semplice ficcanaso o curioso perditempo possa entrare ad una festa. Un dress code implica una difficoltà che spesso il semplice curioso non ha voglia di affrontare;

- può consentire a ogni persona di dire già con l’esteriorità dell’abbigliamento qualcosa di sé. E’ facile che una persona che si veste da dottore / infermiera sia amante del genere clinical. Chi indossa una divisa da ufficiale sia un Dom. Chi ha collare al collo e guinzaglio sia un sub. La lista può continuare a lungo con elenco di tipologie o anche di dettagli che possono dare indicazione agli altri del proprio ruolo e gusti;

- obbliga la persona a prestare attenzione al passo che sta facendo ossia quello di recarsi ad una festa BDSM e lo obbliga ad uno sforzo di creatività. La creatività nel BDSM non guasta mai;

- la ricerca di un dress code implica già un entrare mentalmente in una diversa dimensione rispetto la quotidianità ed è indice di una reale voglia di partecipare e non solo di esserci per caso.

Le frasi classiche (ed inutili) di chi si presenta senza seguire il dress code della festa sono:

“non sapevo” [Il Web è pieno di riferimenti al "dress code" delle feste SM/BDSM]

“vengo direttamente dall’ufficio” [I trolley e il bagagliaio della macchina sono già stati inventati]

“sono solo di passaggio” [meglio andare al cinema]

“sono qui solo per dare un’occhiata, non gioco ma solo guardo cosa fate” [non sono ammessi semplici curiosi]